The New Professionals’ Statement

November 15, 2018: Professionals are asked to sign a new statement calling for the end of water fluoridation worldwide. This is a response to the new Mother-Offspring fluoride studies which, for the first time, identified the fetus as the most vulnerable to fluoride's adverse neurotoxic (brain damaging) effects. Professionals can add their name to this statement by clicking the link below.

The First Statement in Italian

DICHIARAZIONE DI PROFESSIONISTI PER CHIEDERE D’INTERROMPERE LA FLUORIZZAZIONE DELL’ACQUA

“E’ ora che gli Stati Uniti e i pochi altri paesi che usano la fluorizzazione riconoscano che la pratica è superata, comporta gravi rischi che soverchiano qualsiasi piccolo beneficio, violano i principi dell’etica medica e impediscono la libertà di scelta. La fluorizzazione deve finire ora.

Firmata da oltre 1.900 professionisti della medicina, della scienza e dell’ambiente a tutto il giugno 2008.

Noi sottoscritti professionisti proveniamo da discipline diverse ma condividiamo tutti un costante interesse perché le politiche di salute pubblica e ambientali siano determinate in modo onesto con piena attenzione alla ricerca scientifica più recente e ai principi etici.

8 EVENTI RECENTI. Agisci per far cessare la fluorizzazione dell’acqua. URGENTE

Pubblicazione nel 2006 di una rassegna di 500 pagine sulla tossicologia del fluoro da parte di un gruppo eminente nominato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche delle Accademie nazionali (NRC, 2006). Il rapporto NRC ha concluso che lo standard sull’acqua potabile emanato dall’Ente di Protezione Ambientale statunitense (EPA), cioè il livello massimo di contaminazione di 4 parti per milione (4 ppm) non è sicuro e deve essere abbassato. A dispetto degli oltre 60 anni di fluorizzazione, il rapporto ha elencato molti punti di ricerca di base che sono stati trascurati. Poi, il gruppo ha esaminato un’amplissima letteratura nella quale il fluoro mostra associazioni statisticamente significative con una vasta gamma di effetti avversi. Questi comprendono un rischio aumentato di fratture ossee, una funzione tiroidea diminuita, un quoziente intellettivo diminuito, condizioni simili all’artrite, fluorosi dentale e, forse, osteosarcoma.

1.  L’assunzione giornaliera di fluoro (* Nota: “L’“assunzione giornaliera considera il peso corporeo dell’individuo ed è misurata in mg di fluoro per kg di peso corporeo) associata con parecchi di questi effetti avversi è raggiunta da alcuni individui già consumando l’acqua ai livelli di concentrazione di fluorizzazione usati ora. Questo, in particolare, per i bambini, per chi beve molta acqua, per i diabetici, per chi ha una funzionalità renale ridotta e per altri gruppi vulnerabili. Per esempio, l’assunzione media di fluoro associata con una funzione tiroidea deteriorata in soggetti con deficienza di iodio (circa il 12% della popolazione USA) viene raggiunta dai bambini con un consumo medio di acqua fluorizzata ad 1 ppm, e da soggetti di qualsiasi età o peso corporeo che consumi in modo medio o alto acqua fluorizzata. Notevole tra gli studi animali è quello sui ratti obbligati a consumare acqua fluorizzata ad 1 ppm. Questi mostravano un aumentata assunzione di alluminio a livello cerebrale con formazione di placche beta-amiloidi, un marker classico del morbo di Alzheimer nell’uomo. Considerando la variazione individuale nell’assunzione di acqua, l’esposizione al fluoro da diverse altre fonti, il suo accumulo nelle ossa ed altri tessuti di calcificazione e l’ampia gamma di sensibilità umana a qualsiasi sotanza tossica, la fluorizzazione NON concede margini di sicurezza per molti effetti deleteri, in specie per la diminuita funzionalità della tiroide.

2. La prova fornita nel 2005dai Centri USA di Controllo e Prevenzione per le Malattie (CDC) secondo cui il 32% dei bambini americani mostra fluorosi dentale, una discolorazione a chiazze dello smalto. Questa condizione irreversibili, a volte sfigurante è provocata dal fluoro. Al giorno d’oggi i bambini sono sottoposti a sovradosaggio di fluoro anche in zone dove non si pratica la fluorizzazione, da acqua, ingestione di dentifricio e bevande ottenute da acqua fluorizzata, oltre che da altre fonti.  L’acqua fluorizzata è la fonte più facile da eliminare.

3. Il cambio di politica dell’Associazione Dentale Americana nel novembre 2006 che raccomanda che solo i seguenti tipi di acqua siano usati per preparare formule per l’infanzia nei primi 12 mesi di vita: “purificata, distillata, demonizzata, demineralizzata o prodotta per osmosi inversa.” Questa nuova politica, implementata per prevenire l’ingestione di un eccesso di fluoro nei bambini ed abbassare il rischio di fluorosi dentale, esclude chiaramente l’uso di acqua del rubinetto fluorizzata. L’onere di seguire questa raccomandazione, specialmente da parte delle famiglie a basso redito, è ragione sufficiente per smettere immediatamente di aggiungere fluoro all’acqua. Latti artificiali fatti con acqua fluorizzata contengono 250 volte più fluoro della concentrazione media di 0,004 ppm che si trova nel latte materno in aree non fluorizzate. [Tavola 2-6, NRC, 2006]

4. La concessione del CDC, nel 1999 e nel 2001, secondo cui il beneficio predominante del fluoro è di ridurre la carie è TOPICA e non SISTEMICA. Il meccanismo con cui il fluoro previene la formazione della carie funziona dall’esterno e non dall’interno dell’organismo. Non ha senso bere ed esporre il resto del corpo ai rischi a lungo termine del fluoro ingerito, quando dentifrici al fluoro sono correntemente disponibili.

Il meccanismo d’azione topico del fluoro spiega probabilmente il fatto che, dagli Anni Ottanta,  molte ricerche hanno mostrato poca differenza nell’incidenza della carie tra aree fluorizzata ed aree non fluorizzata (Leverete, 1982; Colquhoun, 1984; 1985 e 1987; Diesendorf, 1986; Gray, 1987; Brunelle e Carlos, 1990; Spencer, 1996; deLiefde, 1998; Cocker, 1999; Armfeld e Spencer, 2004; e Pizzo, 2007) La povertà è il fattore più evidente associato alla carie e non la mancanza di fluoro ingerito. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la salute dentaria dei dodicenni nei paesi industrializzati non fluorizzata è buona come quella dei paesi fluorizzata, se non migliore (Neurath, 2005).

5. Nel 2000 lo stato inglese sponsorizzò la pubblicazione “York Review”, la prima revisione scientifica sulla fluorizzazione. Questa dimostrò che NESSUNO degli studi che avevano la pretesa di dimostrare l’efficacia della fluorizzazione era di grado A, cioè “alta qualità, probabilmente non influenzata”. (McDonagh, 2000)

6. La pubblicazione nel maggio 2006 di uno studio peer-reviewed a casi controllati  da parte dell’Università di Harvard che trovò un aumento di 5-7 volte nell’incidenza di osteosarcoma (un cancro delle ossa spesso mortale) nei maschi giovani associata ad esposizione ad acqua fluorizzata nei loro sesto, settimo ed ottavo anno di vita. (Bassi net al., 2006). Questo studio fece scandalo perché il professor Chester Douglass, relatore di tesi di dottorato di Elise Bassin, fu accusato dai controllori del Gruppo di Lavoro sull’Ambiente di aver tentato per anni di nascondere quei dati. Pur non provando al di là di ogni dubbio la relazione tra acqua fluorizzata ed osteosarcoma, il peso dell’evidenza e l’importanza dl rischio pretendono una seria considerazione.

7. L’ammissione da parte di enti federali, in risposta alle domande di sottocomitati del Congresso nel 1999-2000, secondo cui i prodotti di rifiuto industriale usate per fluorizzare oltre il 90% dell’acqua potabile statunitense (fluorosilicati) non sono mai stati sottoposti a prove tossicologiche né mai hanno ricevuto l’approvazione FDA per l’uso umano. (Fox, 1999; Hazan, 2000; Plaisier, 2000; Thurnau, 2000).

8. La pubblicazione nel 2005 de “L’Inganno del Fluoro” di Christopher Bryson. Questo libro documentato in maniera meticolosa ha dimostrato che gl’interessi industriali per quanto riguarda la responsabilità per l’inquinamento da fluoro e gli effetti sulla salute dei lavoratori hanno giocato un ruolo significativo nella prima promozione della fluorizzazione.Bryson riferisce pure in dettaglio le vessazioni subite dagli scienziati che avevano espresso preoccupazioni sulla sicurezza e l’efficacia della fluorizzazione. (Bryson, 2004).

Noi ci appelliamo ai Membri del Congresso (e a chi legifera negli altri paesi dove si aggiunge fluoro all’acqua) perché promuovano una nuova udienza parlamentare sulla fluorizzazione, cosicché gli enti statali che continuano a supportare il procedimento, in particolare la Divisione di Salute Orale del CDC, siano obbligati a produrre le basi scientifiche per la promozione della fluorizzazione in corso. Essi devono essere sottoposti a contraddittorio sotto giuramento se il pubblico deve venire a conoscenza della verità su questa pratica superata e dannosa.

Noi ci appelliamo a tutti i professionisti medici e dentisti, ai membri dei dipartimenti delle acque, agli amministratori locali, alle organizzazioni sanitarie pubbliche, ai gruppi ambientalisti e ai media perché esaminino in autonomia la nuova documentazione che dimostra l’inefficacia dell’acqua con fluoro, ponendo anche gravi rischi per la salute. Non è più accettabile fidare semplicemente sull’approvazione di enti che continuano ad ignorare la corposa evidenza scientifica sull’argomento, e, in specie, le numerose citazioni nel rapporto NRC (2006) discusso sopra.

Gl’innumerevoli milioni di dollari che si spendono ora per attrezzature, sostanze chimiche, monitoraggi e promozione della fluorizzazione potrebbero essere spesi molto meglio nell’educazione alimentare e nella cura dentaria mirata ai bambini di famiglie a basso reddito. La grandissima maggioranza delle nazioni illuminate l’ha fatto.

È tempo che gli Stati Uniti e i pochi paesi che ancora ricorrono alla fluorizzazione riconoscano che il procedimento è superato, comporta seri rischi che superano qualsiasi piccolo beneficio, viola l’etica medica ed impedisce la libertà di scelta. La fluorizzazione deve finire ora.

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I riferimenti citati in questa Dichiarazione

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